Continua a far parlare di sé la Brianza. Questo piccolo territorio sempreverde sembra non voler interrompere il suo viaggio. Quello percorso su due binari. Quelli di mafia e antimafia. Una gara di velocità, continuata anche negli ultimi due mesi, con regole però ben diverse.
Il primo binario viaggia sulle regole della mafia, o meglio, quelle di Aldo Conti, proprietario di tre pizzerie d’asporto a Meda, Barlassina e Seregno, confiscate lo scorso ottobre a seguito delle indagini della Guardia di Finanza di Lecco e della procura di Monza. I locali, infatti, si è scoperto essere stati avviati con i proventi di un traffico di cocaina giunta dalla Spagna e Olanda, luoghi di smistamento per la merce di provenienza sud americana. Trasportata in piccole quantità, veniva poi smerciata in un bar, sempre di proprietà di Conti, a Barlassina nei pressi della scuola media. Per non suscitare sospetti, per lo scambio venivano utilizzate passeggini e carrozzine, per un totale di 94 chili di cocaina e per un ammontare di 20 milioni. Barlassina era solo una delle tante cornici che facevano da contorno ad un mercato illegale, capace di consolidare lo stretto rapporto tra l’imprenditore brianzolo e Vladimir Cara, capo della organizzazione criminale albanese insediata soprattutto nella provincia di Lecco. Inoltre accertata, secondo le indagini, anche la complicità del clan di ‘ndrangheta dei Flachi e delle famiglie Malpasotto, di origine siciliana, e Paviglianiti, di origine calabrese.
Il secondo binario viaggia, invece, sulle regole dell’antimafia. Quelle di Brianza SiCura. Di questo progetto, lo ricorderete, ne abbiamo parlato lo scorso aprile, raccontando del primo incontro tenutosi a Seveso tra le principali amministrazioni comunali di Brianza ovest, impegnate in un tavolo contro la corruzione e la criminalità organizzata. Da allora quelle che erano solo idee si sono trasformate in progetti concreti. Quello che prima poteva essere noto sola a pochi, ora è conoscenza di molti. Prima tra tutti la realizzazione di un manifesto la cui stesura è stata confermata all’unanimità, e a poco a poco approvata dai Consigli comunali. Ecco uno dei punti principali:
Premesso che:
Mafie e corruzione sono una minaccia seria, concreta e attuale per la democrazia italiana e per la sua economia e la Brianza si è rivelato uno dei territori a più alto rischio e incidenza per reati legati alla criminalità organizzata e alla corruzione.
Questa realtà è resa particolarmente evidente dai clamorosi risultati delle operazioni condotte negli ultimi anni dalla magistratura e dalle forze dell’ordine sul territorio brianzolo.
Le indagini di cui sopra e i conseguenti processi hanno fatto emergere e comprovato che le infiltrazioni mafiose e i progetti criminali sono stati certamente favoriti anche dalla presenza nelle amministrazioni locali di comportamenti collusivi, acquiescenti o quanto meno passivi nei confronti della criminalità organizzata.
Con l’adesione a Brianza SiCura i Comuni sottoscrittori si impegnano a:
- Mettere al primo posto della propria attività amministrativa e programmatoria i principi di legalità, formale e sostanziale.
- Accrescere e mantenere a tutti i livelli della propria organizzazione la cultura della legalità e il rispetto delle norme attraverso iniziative di formazione permanente e di scambio di esperienze con le altre amministrazioni aderenti.
- Sviluppare un percorso intercomunale condiviso di iniziative volte alla corretta informazione e alla costante formazione/sensibilizzazione di cittadini, scuole, associazioni e operatori economici territoriali orientata alla prevenzione della corruzione e di ogni manifestazione di natura malavitosa.
Se la stesura del manifesto ha convinto ancor di più le amministrazioni comunali, l’incontro, però, con Gherardo Colombo, di lunedì 16 novembre, è stata la giusta occasione per parlare di legalità alla cittadinanza. Far apprendere le Regole del gioco, riportando il titolo dell’evento. La semplicità di interloquire con il pubblico dell’ex magistrato di “Mani Pulite”, la complicità di qualche cittadino e i rappresentanti di Forze di Polizia e Comuni, hanno garantito il successo della serata e dato il via ad una serie di iniziative firmate Brianza SiCura.
È vero, quella tra mafia e antimafia, è una gara che sembra non avere né vincitori né vinti oggi. Ma le premesse di un sorpasso di grande effetto ci sono. L’impegno istituzionale ora richiede un coinvolgimento di tutti, che duri nel tempo, perché, riportando le parole di Gherardo Colombo, “soltanto noi cittadini siamo gli artefici di un cambiamento sociale”.