La pipa e la penna: Vik
Una barca che attracca
in un porto lontano,
scende un uomo con la sacca
basco nero e pipa in mano.
Non è la terra dell’avorio
ma una Striscia alla brace,
lui si chiama Vittorio
un cronista di pace.
Gaza è solo un ostaggio
del colonialismo sionista,
Vik racconta l’oltraggio
Piombo Fuso in vista.
Un diario di bordo
aggiungi morti al bilancio,
e il mondo resta sordo
anche al fosforo bianco.
Penna che scorre veloce
Parole che diventano lame,
questa violenza atroce
riduce un popolo alla fame.
Un inguaribile idealista
inseguendo l’utopia,
hanno ucciso un pacifista
a Gaza vince la follia.
Né martire, né santo,
occhi e cuore partigiani,
la Palestina intona un canto
grazie Vik, RESTIAMO UMANI.