È la seconda settimana di luglio. Come da molti anni ormai, ad Inzago, paese della provincia di Milano, si tiene la “festa della Magnolia”, iniziativa promossa dal C.A.S. (Centro Attività Sociali) dello stesso paese e che è giunta alla sua 26ma edizione. La manifestazione si svolge nel parco di via Secco d’Aragona, definito appunto “parco della Magnolia”, data la presenza di un’antica magnolia che dà il nome anche alla festa. Quest’anno l’appuntamento è stato dall’8 al 13 luglio e, accanto alle tradizionali ed immancabili buona cucina (compreso il servizio bar) e buona musica, ha fatto la sua comparsa anche un banchetto promosso da alcuni membri dell’associazione antimafia Libera.
E domenica 13 era lì, così come lo era stato già il venerdì e il sabato. In molti sono stati incuriositi da questa nuova comparsa, e si sono avvicinati al banchetto, su cui erano presenti i volantini informativi ed erano messe in vendita magliette, bandiere e cappellini con il logo dell’associazione di don Luigi Ciotti. Le bandiere di diversi colori, da quella fucsia in memoria di Lea Garofalo, a quella gialla di Libera, a quella rossa del progetto E!STATE LIBERI, dipingevano l’ambiente; mentre una serie di cartelloni informavano gli avventori e i partecipanti alla festa sulle tematiche del gioco d’azzardo, della confisca dei beni e dei prodotti di Libera Terra. Appena chicchessia si avvicinava ai cartelloni, il prontissimo Angelo, un membro dell’associazione, lo accoglieva chiedendo se sapesse qualcosa a riguardo; mentre al banchetto Diana e Manuela dialogavano gentilmente con coloro che avessero avuto intenzione di acquistare qualcosa. Le persone venivano così a sapere che questa festa accoglieva la prima manifestazione tangibile della presenza dell’associazione Libera nell’area della Martesana, che per il momento rimane però ancora embrionale. Io, che sono membro di questo nascente gruppo, da parte mia, ho colto anche l’occasione per chiacchierare con Giampietro, colui che ha dato il via al costituirsi dei diversi soci della Martesana e che al momento “de facto” fa da coordinatore, al fine di informarmi ed informarvi meglio su questa novità nell’area dell’est milanese.
Giampietro mi ha raccontato che la volontà di contattare i soci di Libera della sua zona (la Martesana appunto) gli è venuta agli inizi di quest’anno. Dopo aver partecipato all’organizzazione dei funerali di Lea Garofalo, il referente regionale gli ha infatti affidato il compito di gestire il tesseramento a Libera delle associazioni per il 2014. Grazie alla sua esperienza maturata negli anni con le cooperative, e sfruttando il database di Libera, ha deciso quindi di contattare a uno a uno gli iscritti a Libera che vivono nell’area della Martesana, me compreso, per vedere cosa poter costruire insieme. Giampiero ricorda lo stupore di alcune di quelle persone che “finalmente” venivano contattate per promuovere qualcosa nella loro zona. Fino ad ora sono stati tenuti solo incontri fra soci, almeno prima di questa iniziativa alla “festa della Magnolia”, che però sono stati fondamentali per costruire delle relazioni forti sia fra gli iscritti stessi sia con altre esperienze associative, come lo stesso C.A.S. di Inzago o il circolo ARCI di Bussero. È fondamentale fare rete e <impollinare le associazioni sensibili>, mi dice Giampietro. Inoltre è importante informare la gente sulle cose che succedono nella nostra zona: evidenziare la presenza di numerosi beni confiscati anche in Martesana e valorizzare il primo assegnato, quello di Melzo alla Croce Bianca, senza dimenticare il tema del gioco d’azzardo che tocca ad esempio da vicino proprio il comune di Inzago, con la questione riguardante l’ex bowling e la volontà o meno di trasformarlo in una enorme sala – gioco. Certo le problematiche non mancano, data la vastità dell’area e la difficoltà a riunire soci sufficienti per promuovere stabilmente delle iniziative, ma alcuni legami che stanno nascendo con alcune associazioni dell’area e persino con delle scuole, come le scuole medie di Vaprio d’Adda e di Trezzo sull’Adda e l’Istituto Tecnico Jacopo Nizzola, sempre di Trezzo, fanno sperare di poter costruire anche dei percorsi di lunga durata con i giovani e i giovanissimi.
Alla fine dell’ultima giornata, traiamo quindi insieme un bilancio positivo di questa prima esperienza di presenza sul territorio; e così saluto Giampietro e gli altri, augurandoci che prosegua per il meglio la nuova avventura di questa nascente realtà di Libera in Martesana.