di Matteo Furcas
Inascoltati, lasciati soli, abbandonati alle loro difficoltà. Sono le vittime di usura ed estorsione, i testimoni di giustizia ma anche i familiari delle vittime di mafia. Dall’otto giugno per tutte queste persone è attivo anche in Lombardia SOS Giustizia, il servizio di Libera in collaborazione con la Camera di commercio per l’ascolto e l’accompagnamento alla denuncia. Abbiamo chiesto a Davide Salluzzo, referente di Libera in Lombardia, le motivazioni e gli scopi dietro all’iniziativa.
Da cosa nasce la necessità di aprire questo sportello? C’è stato un aumento di casi di persone in Lombardia che hanno subito estorsioni o usura?
La necessità di avviare questo servizio nasce da un dato di fatto: Libera è da sempre un punto di riferimento per quanti si trovano coinvolti in problematiche di usura, estorsione, racket. Quando ancora non esisteva il numero unico, le chiamate arrivavano ugualmente tramite altri canali, segnale del fatto che la Lombardia non è immune a questi temi. A fronte di ciò, e considerando il fatto che il servizio SOS Giustizia di ascolto e accompagnamento alla denuncia è uno dei pilastri dell’attività di Libera in Italia, si è strutturato il progetto per l’avvio del servizio anche qui.
In cosa consisterà l’aiuto agli imprenditori? Sostegno psicologico o anche legale?
SOS Giustizia è un servizio di ascolto e accompagnamento alla denuncia: ascoltare, offrire vicinanza senza giudizio alle vittime e sostegno in merito alla loro situazione, nonché accompagnarle nei vari passaggi burocratici per la denuncia o per inoltrare la richiesta di sostegno economico significa non lasciare solo chi ci chiama in cerca di aiuto.
Non offriamo sostegno legale, nel senso che non mettiamo a disposizione avvocati alle persone che ci contattano: il diritto alla difesa è un diritto costituzionale e in Italia vi è la possibilità di avere il patrocinio gratuito o di chiedere un avvocato d’ufficio per quanti fossero in difficoltà economica. Allo stesso modo, le strutture sanitarie offrono il sostegno psicologico gratuito qualora ve ne fosse la necessità.
Come funzionerà la sinergia con la camera di commercio?
La sinergia con Unioncamere e le Camere di Commercio lombarde è un percorso comune iniziato all’inizio del 2014, percorso che ha portato all’apertura degli Sportelli Legalità “Riemergo” presso sette Camere di Commercio (Milano, Monza, Cremona, Pavia, Lecco, Lodi e Sondrio), mentre le altre cinque camere apriranno lo sportello nei prossimi mesi. Forti del rapporto diretto che le camere hanno con gli imprenditori, i commercianti e i professionisti, gli Sportelli Legalità “Riemergo” sono punti di informazione e sensibilizzazione su usura, racket, testimoni di giustizia, familiari delle vittime di mafia, corruzione: diffondono il numero unico di SOS Giustizia, forniscono informazioni sulle procedure amministrative e sulla normativa in materia, collaborano con noi nel promuovere il servizio sui territori. In altre parole creano con noi una rete di sostegno che sia più ampia possibile, coinvolgendo anche attori istituzionali, delle forze dell’ordine e delle associazioni di categoria.
Quali sono (se ci sono) le particolarità degli imprenditori lombardi vittime di usura o estorsione rispetto alle altre regioni?
Gli usurai e gli estorsori, così come le loro vittime, non hanno una geografia o una regione di appartenenza. La caratteristica che abbiamo riscontrato, non solo nei lombardi ma nelle vittime in generale di simili fenomeni, è il fatto che non si rendono conto della loro reale situazione: non si percepiscono come vittime di un reato, anzi spesso vedono nell’usuraio un “amico”, un sostegno, la persona che li ha aiutati nel momento del bisogno.
Si può dire che la motivazione per l’apertura dello sportello sia l’effetto combinato della crisi economica e della penetrazione delle mafie?
La colonizzazione delle mafie in Lombardia – evidenziata con forza anche nelle relazioni della DDA – è ormai un dato di fatto impossibile da negare. Che in un periodo di crisi economica ci sia maggiore difficoltà di accesso al credito e le famiglie siano sempre più impoverite è lampante e questo ci pone la necessità di essere particolarmente vigili rispetto a quelle situazioni di povertà e difficoltà dove le mafie riescono a trovare spazi con più facilità.
Lo sportello è stato aperto da poco, ma avete già ricevuto qualche chiamata?
Le chiamate e le segnalazioni ci sono sempre state; quando non era ancora stato strutturato il numero unico, chi aveva necessità di contattarci lo faceva tramite i canali di Libera oppure tramite gli sportelli SOS Giustizia di Torino e Modena, che avevano competenza sulla nostra regione per questi casi. Adesso si può evitare questo passaggio e le chiamate iniziano ad arrivare direttamente al numero di SOS Giustizia in Lombardia, dove si comunica direttamente con chi preparato e formato, sa ascoltare ed accompagnare.