Di Flavia Famà – Libera Internazionale

26 aprile 2013, Cuadernos mexicanos

Oggi siamo stati nella sede di Cuace Ciudadano, una delle associazioni partner di Libera, nel nord di Città del Messico, per vedere come lavorano gli operatori nel quartiere e come procede l’esperienza dei volontari italiani di Atrevete Mundo.

Ognuno di loro stamattina ha illustrato con dei disegni i pregi e i problemi del proprio barrio e mi ha molto colpito vedere che per i giovani messicani le difficoltà del quartiere sono rappresentate dalla violenza, dalla sparizione forzata, dall’AIDS, dalla dipendenza dalla droga, dall’insicurezza e dalla spazzatura.

Racconti che non solo mi hanno fatto rivalutare quelli che vivo come disagi nella mia città, ma mi hanno portato ad ammirare la tenacia con la quale invece di scappare o di lasciarsi trasportare nel crimine, resistono e provano a cambiare e a migliorare il loro quartiere.

Nel pomeriggio siamo stati ricevuti dalla vice Presidente della Camera dei Deputati che insieme ad alcuni Parlamentari ha ascoltato con attenzione l’esposizione del dossier “México la guerra invisible” redatto da Libera Internazionale insieme alle associazioni partner messicane.

Abbiamo parlato della campagna “México por la paz”, dell’importanza del riutilizzo sociale dei beni confiscati e della costituzione di parte civile per i familiari delle vittime delle mafie.

Abbiamo chiesto un’assunzione di responsabilità perché l’antimafia sociale per essere efficace ha bisogno di leggi che tutelino tanto i difensori dei diritti umani quanto le vittime.

Non so se quelli che abbiamo incontrato siano tutti rappresentanti di una buona politica o se tra di loro c’erano dei corrotti, ma spero che la nostra testimonianza possa servire per decidere da che parte stare.

Tornando verso l’albergo abbiamo attraversato il barrio de La Merced, un quartiere difficile dove succede di tutto e dove tutto si può comprare, dai corpi di giovani ragazzine ferme davanti ai negozi, alla droga, alle armi, alla merce pirata.

Tutti questi reati si compiono alla luce del giorno, davanti a poliziotti che non intervengono, distratti o collusi?

Uno poliziotto é a pochi passi da noi, ma è troppo occupato a riscuotere il pizzo dal conducente di un minibus di passaggio.

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