L’amministratore delegato è Piergiorgio Baita, veneziano di 64 anni, arrestato nel febbraio 2013 grazie all’operazione “Chalet”( propaggine dell’operazione Area Nuova che ha portato all’arresto di varie persone nel 2011 tra cui, l’ex AD dell’autostrada Venezia Padova Lino Brentan incarcerato per corruzione), coordinata dal sostituto procuratore di Venezia Stefano Ancilotto. L’indagine vede coinvolte una ventina di persone, tutte accusate di associazione per delinquere e frode fiscale. Gli esponenti di diverse aziende tra cui Mantovani e Adria Infrastrutture avevano rapporti con società produttrici di false fatture come la BMC (business marketing consulting), broker di San Marino. Anche durante Tangentopoli Baita viene arrestato ma al processo (dov’è difeso dalla moglie) viene assolto. E’ stato arrestato anche Nicolò Buson, responsabile amministrativo di Mantovani.
Della società Mantovani ha parlato un pentito tra i più importanti degli ultimi anni. Carmelo Barbieri, un tempo agli ordini del capo “Piddu” Madonia e conoscitore degli affari di Cosa Nostra in tutte le province sicule. Tra le carte delle inchieste “Mercurio-Atlantide” e “Doppio colpo” della Procura antimafia di Caltanissetta, spunta un parente del boss che nel 2005 svolgeva attività lavorative presso la Mantovani”, che, è bene precisare non è stata coinvolta nell’inchiesta siciliana.
L’impresa Mantovani partecipa a numerosi appalti nazionali fra cui il Mose di Venezia.