Il festival TRAME voleva chiudere in bellezza la sua quarta edizione e lo ha fatto invitando l’attuale ministro degli Affari Regionali, Maria Carmela Lanzetta.
Un’abitudinaria del festival, che era stata presente nella scorsa edizione ma in tutt’altro contesto. Si era presentata come una donna che era diventata sindaco del comune di Monasterace (in provincia di Reggio Calabria) da cui aveva dato le dimissioni perché lasciata sola nella sua lotta contro alcune cosche locali. Al festival aveva lanciato un appello verso chiunque avrebbe voluto fare l’assessore all’urbanistica del comune reggino insieme a lei, continuando quindi ad amministare. Ma nessuno accolse la richiesta e lei confermò le sue dimissioni.
Ad un anno di distanza, la vita di Maria Carmela Lanzetta è completatamene cambiata, ma solo per quanto riguarda il suo lavoro ha tenuto a precisare al giornalista e direttore del festival, Gaetano Savatteri. Ora fa parte della squadra di governo di Matteo Renzi, ma non dimentica la sua Calabria e il suo paese, in cui puntualmente fa ritorno: “Continuo a tornare perché la forza per poter proseguire nel mio lavorare la traggo proprio dalla mia terra”.
Dalla sua posizione di ministro, non nega che la Calabria ha bisogno di una maggiore trasparenza da parte della propria classe dirigente e che purtroppo è una regione su cui bisogna puntare ed insistere su alcuni punti deboli, quali la sanità, i trasporti e l’ambiente che sono cruciali per tutto il resto. E sostiene anche un intervento continuo dello Stato, soprattutto per le piccole realtà che hanno difficoltà economiche.
Nella stessa giornata della visita del papa in Calabria e d’obbligo una domanda sul problema della ‘ndrangheta, che lei ha affrontato durante la sua amministrazione e che non ha mai dimenticato sostenendo che ora come non mai bisogna “cercare di scindere la buona Calabria dalla ‘ndrangheta”.
Il ministro Lanzetta non sa se dopo l’esperienza al governo continuerà a fare strada in politica, addirittura si parla di una sua possibile candidatura per quanto riguarda le elezioni regionali del prossimo autunno. Ma lei è molto vaga senza dare delle risposte troppo politiche, anzi preferisce scherzare sul suo futuro sostenendo che dopo l’impegno al governo vorrebbe ritornare al suo vecchio lavoro, la della farmacista. Oppure aiutare nell’oratorio del paese.