Ne abbiamo parlato noi di Stampo Antimafioso pubblicando un articolo di Nando dalla Chiesa apparso sul Fatto Quotidiano del 4 marzo 2014. Ora la questione relativa all’apertura di una maxi sala giochi in corso Vercelli a Milano è giunta anche in Senato. A portarcela, lo scorso 6 marzo è stata un’interrogazione depositata al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e firmata dal sen. Franco Mirabelli, Capogruppo PD in Commissione Antimafia, oltre che da alcuni colleghi tra cui le senatrici cui Lucrezia Ricchiuti, Laura Puppato, Stefania Pezzopane, per chiedere chiarimenti sulla vicenda.
I senatori, nella premessa, sottolineano che un “vasto fronte di cittadini, costituita in primo luogo dai condomini dello stabile” nonchè “associazioni anti-racket e contro il g.a.p. (gioco d’azzardo patologico)”, siano “in prima linea contro la realizzazione del progetto, così come lo è il Comune di Milano” e rimarcano le possibili gravi conseguenze dell’apertura di questa sala giochi, come il rischio di infiltrazioni mafiose e di aumento di una gravissima malattia psichica quale la ludopatia.
Prima della richiesta di chiarimenti sul ruolo della Prefettura di Milano i senatori si domandano se questa abbia interagito con la Questura riguardo la vicenda, sostenendo la necessità di introdurre la regola per cui “prima di autorizzare l’apertura di sale giochi, la Questura deve chiedere il parere vincolante del Comune”. Proprio come ha suggerito dalla Chiesa al Presidente del Consiglio nel suo articolo.
I tempi di risposta dei Ministri sono, di norma, abbastanza lunghi; si auspica, tuttavia, che si possa fare al più presto chiarezza su una questione così delicata. Gli interessi criminali e anti-sociali vanno contrastati, non aiutati.