È gelosamente custodita al museo storico “G. Beccari” di Voghera l’Autobianchi nella quale persero la vita il generale Carlo Alberto dalla Chiesa ed Emanuela Setti Carraro, assassinati a colpi di kalashnikov il 3 settembre 1982 in un vile agguato di sicari di Cosa Nostra. Ed è proprio al Prefetto di Palermo e alla sua seconda coniuge che è intitolato il presidio Libera di Voghera, nato ufficialmente il 20 settembre. Durante la presentazione sono intervenuti Laura Bertelegni, referente della nuova Libera Voghera, Davide Salluzzo, referente di Libera Lombardia e il professor Nando dalla Chiesa, figlio del generale ucciso dalla mafia.
“Prima dell’inizio del dibattito abbiamo pensato che la sala fosse troppo grande per le nostre aspettative di pubblico e invece siamo molto contenti di vedere così tanta gente” hanno detto in coro Davide Salluzzo e Laura Bertelegni. Ed è proprio questo il dato che sorprende – in positivo – maggiormente; la sala del museo storico cittadino era infatti gremita di persone, giovani e meno giovani, segno che la città, non sempre presente e attiva a manifestazioni simili, è viva e vuole dare un segnale. Anche per questo è forte l’emozione degli organizzatori i quali da circa un anno e mezzo, quando misero in piedi “Costruendo Libera Voghera”, aspettano questo momento.
Tanto è stato fatto, ma moltissimo resta da fare. I progetti di questo nuovo presidio sono stati ben spiegati dalla referente. Libera Voghera deve fungere da “sveglia” per il territorio pavese. Proprio in provincia di Pavia, con la collaborazione dei presidi Libera del capoluogo lombardo e di Vigevano, bisogna agire, da una parte attivando percorsi formativi nelle scuole, e dall’altra attivandosi per il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alle associazioni mafiose in queste zone.
“Conoscenza come presa di coscienza di ciò che ci sta intorno” è il principio cardine sostenuto da Laura Bertelegni. Nella provincia di Pavia il fenomeno mafioso è molto attivo – come ricordato da Davide Salluzzo e Nando dalla Chiesa – quindi ognuno di noi deve essere abile a osservare, capire e denunciare.
Non poteva mancare una citazione a Don Luigi Ciotti, fondatore di “Libera. Nomi, numeri e associazioni contro le mafie. “La Costituzione è il primo testo contro la mafia. E partendo da questa bisogna alimentare la Resistenza contro il potere mafioso”. Sono queste le parole di Don Ciotti evidenziate particolarmente dai referenti.
Sabato, a Voghera, un primo passo è stato fatto. Con la speranza che sia il primo di un lungo cammino nel segno dell’antimafia e della legalità.