di Giorgia VenturiniVendevano droga al dettaglio attraverso una rete consolidata di spacciatori nel Sud-Ovest di Milano e investivano ingenti somme di denaro nella coltivazione di canapa light. Il tutto contando sull’appoggio della locale di ‘ndrangheta di Corsico-Buccinasco. La rete criminale ha subito un duro colpo lunedì mattina grazie all’operazione ‘Quadrato 2’ dei carabinieri di Milano e di Reggio Calabria. I militari dell’Arma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale meneghino nei confronti di 17 persone, di cui 10 in carcere, 5 agli arresti domiciliari e 2 con l’obbligo di firma. L’accusa è di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto di armi clandestine. Non solo. A due degli indagati viene contestata anche l’aggravante del 416 bis per aver “agevolato le attività della locale di ‘ndrangheta di Corsico-Buccinasco”, spiegano gli investigatori.L’indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lombardo, è stata possibile grazie alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, indispensabili per individuare gli affiliati alla ‘ndrina Barbaro-Papalia di Platì, attiva, secondo gli inquirenti, “nella gestione delle piazze di spaccio nei quartieri di edilizia popolare di Corsico e Cesano Boscone”. Questi ultimi arresti nascono da un prosieguo dell’attività investigativa ‘Quadrato’, che nell’ottobre 2018 aveva già fatto scattare le manette per altre 14 persone, tra i quali i fratelli Antonio, Francesco e Salvatore Barbaro, tutti poi condannati con pene da 9 a 13 anni. Il nuovo gruppo criminale avrebbe dovuto prendere in eredità la ‘piazza’ di spaccio di Buccinasco, Corsico e Cesano Boscone, comuni dell’hinterland milanese storicamente controllati dai Barbaro.
‘Ndrangheta, blitz antidroga tra Milano e Reggio Calabria: 17 misure cautelari
da Giorgia Venturini | Lug 7, 2020 | I Fatti