di Pierfilippo Saviotti
Federico Cafiero De Raho, Procuratore Capo di Reggio Calabria, don Pino Demasi, referente di “Libera” per la Piana di Gioia Tauro, Claudio La Camera dell’Osservatorio sulla ‘ndrangheta di Reggio Calabria e il prof. Enzo Ciconte sono gli ospiti del quinto appuntamento di incontri antimafia organizzati dal Collegio S. Caterina di Pavia, dal titolo “La forza espansiva della ‘ndrangheta”. L’incontro comincia con l’intervento di La Camera, il quale proietta tre interviste a Luciano Liggio, Raffaele Cutolo e Mommo Piromalli per evidenziare la tematiche della “strategia dell’ignoranza”, ovvero la caratteristica degli stessi mafiosi di negare, o far finta di non conoscere, l’esistenza della mafia stessa. La parola è poi passata a don Pino Demasi che ha voluto evidenziare la strategia educativa della ‘ndrangheta, vero punto di forza dell’espansione dei clan calabresi. La ‘ndrangheta ha educato generazioni di giovani secondo un’ educazione della forza, piuttosto che una forza dell’educazione. Secondo don Pino, una via assolutamente percorribile per sconfiggere la mafia calabrese è la costruzione di una seria alternativa educativa accompagnata da una forte e coraggiosa mobilitazione che deve necessariamente partire dai giovani, che anche questa sera hanno riempito la sala conferenze del Collegio.
E’ toccato poi al Procuratore De Raho spiegare l’espansione economica della ‘ndrangheta. Secondo De Raho, infatti, lo Stato è sempre in ritardo rispetto alla mafia poiché la ‘ndrangheta è stata inserita nell’elenco delle associazioni criminali solo nel 2010, mentre è dagli anni ’70 che si arricchisce grazie ad un potentissimo commercio di cocaina con la Colombia. Nell’ultimo anno sono infatti state sequestrate tre tonnellate e mezzo di cocaina in arrivo al porto di Gioia Tauro. Il Procuratore ha poi concluso con un appello allo Stato, ovvero di rendere prioritaria nei programmi di governo un’azione antimafia, la quale gioverebbe tantissimo all’arricchimento delle casse dello Stato stesso.