La Commissione consiliare antimafia di Milano ha raggiunto un altro traguardo. Dopo aver proposto una riorganizzazione degli uffici per far fronte al problema del riciclaggio e dopo essere stata promotrice dell’adesione del Comune all’associazione “Avviso Pubblico: Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie”, un’altra iniziativa partita dall’assemblea presieduta dal Consigliere David Gentili è arrivata ad approvazione: la mozione per inserire nel piano anti-corruzione la procedura Whistleblowing.
Questa procedura, importata dalla tradizione anglosassone e suggerita da Transparency International Italia durante la sua audizione in Commissione Antimafia, ha come obiettivo la ricezione di segnalazioni, anche anonime, provenienti dai dipendenti del Comune di Milano nel corso della propria attività lavorativa. La mozione prevede che l’Amministrazione comunale si doti di un Organismo di Vigilanza autonomo e indipendente che riceverà queste segnalazioni e le verificherà al fine di avviare indagini interne.
Il Whistleblowing è uno strumento importante contro la corruzione nella Pubblica Amministrazione, e Milano sarà la prima città italiana ad adottarlo, ora tocca ad altri enti pubblici virtuosi seguirne l’esempio.